Musica

LUCIANO LIGABUE - Mondovisione - Zoo Aperto/Warner Music - 2013

LUCIANO LIGABUE - Mondovisione - Zoo Aperto/Warner Music - 2013

Mondovisione” è probabilmente l’album più schietto di Ligabue. E’ un viaggio tra ricordi, sensazioni, umori, opinioni, dolori, partendo da se stesso fino a percorrere strade che portano ad altre persone e in altri luoghi. Una visione che passa attraverso convinzioni, identità, amore, indignazione. Quattordici tracce, di cui due strumentali, che sono schiaffi di verità e che propongono un suono “classico” in un contesto “moderno”.

Il Muro del Suono”, il brano che apre il disco, rivela un’impronta rock-blues con una ritmica potente e sanguigna. Un gioco di chitarre, basso e tastiere accompagna la voce del Liga, fino a creare un finale ossessivo, quasi spiazzante.

Siamo chi siamo”, dopo un morbido intro di chitarra, dipinge una sequenza di immagini su un tappeto soul e crea un’armonia tra le parole nude e crude del testo e un assolo di piano. Il “Volume delle tue bugie”, invece, impreziosisce il disco di elementi dance e sonorità folk. Passato e presente si mischiano. Dopo una prima parte aggressiva, il suono si fa via via più rarefatto, per esplodere in un chorus finale in cui tutti gli strumenti si fondono, come il dolore e l’amore vissuti dalla protagonista del pezzo.

Quarto brano di Mondovisione è “La Neve se ne frega”, cinematica ballad che racconta una storia intima e delicata. La chitarra elettrica crea la dimensione del racconto mentre batteria e archi potenziano gli effetti delle parole “…sembra tutto pulito, sembra tutto più chiaro…”. Ipnotica.

Il Sale della Terra”, primo singolo estratto (e il più trasmesso dalle radio), è un brano drammatico, come ha affermato lo stesso Ligabue. Il suono violento e improvviso del riff ne rivela, in effetti, tutta la sua potenza e schiettezza. Dopo un passaggio strumentale di qualche decina di secondi (“Capo Spartivento”  un piacevolissimo soundscape di tastiere che stempera l’aria e crea respiro nel disco), ecco partire “Tu sei lei”, una carezza alla persona amata: “…se l’universo intero ci ha fatto rincontrare, qualcosa di sicuro vorrà dire…”.

Atmosfere Motown e ritmo solare per “Nati per vivere (adesso e qui)”. Gli accordi asciutti di chitarra e i cori Sixties, suscitano energia, gioia e positività. Impossibile stare fermi e non scatenarsi ascoltando questo brano.
Decisamente diversa l’atmosfera creata in “La Terra trema, amore mio”, pezzo che racconta emozioni, immagini e dolori legati al sisma che ha colpito l’Emilia nel 2012. Ascoltando le parole di Ligabue, accompagnate dal suono di un synth distorto, si è subito proiettati in uno scenario fatto di macerie e polvere, caos e paura. “…i figli van tenuti in braccio, ognuno con le sue domande da fare a Dio…”. La ricerca di certezza, di una mano o di un volto famigliare, in un momento terribile in cui il mondo sembra crollarti addosso insieme alla speranza. Un testo emotivo e di reazione agli eventi, ma anche di dignità e di amore. Toccante.

C’è un sorprendente approccio hip hop e r’n’b in “Per sempre”, decima traccia del disco. In questo brano nostalgico ed emozionante, Luciano dipinge momenti di via famigliare (“…mia madre prepara la cena cantando Sanremo…”) e dimostra, ancora una volta, forse più che in passato, la voglia del cantautore di raccontarsi e di rovistare nel bagaglio dei suoi ricordi più profondi.

Dopo “Ciò che rimane di noi”, da pelle d’oca per testo (“Dopo il giro nell’abisso non sei più lo stesso”) e cambio di dinamiche e di suono repentino (con chitarre e batteria in primo piano), ecco il secondo brano strumentale, dal sapore western-morriconiano. “Il Suono, il brutto e il cattivo” regala quaranta secondi di vero godimento per appassionati del genere e non.

Mondovisione si chiude con due canzoni molto diverse tra loro. In “Con la scusa del rock&roll” il Liga torna a confrontarsi con sonorità punk-rock aggiungendo, questa volta, sfumature indie. Un pezzo con chitarre superpower e finale a sorpresa. “Sono sempre i sogni a dare forma al mondo” rappresenta, invece, la visione che il rocker emiliano ha della vita e dell’oggi. Una magnifica ballad che avvolge e appassiona, dall’aria delicata ed eterea. Ligabue ha ragione da vendere: “Sono sempre i sogni a fare la realtà…a dare forma al mondo…”.

"Mondovisione" uscirà il 26 novembre 2013.